Odontoiatria e pediatria

Odontoiatria e pediatria

Prediligere l’allattamento al seno.

"Quando i denti spuntano in bocca tagliando la gengiva sono come degli ubriachi, non sanno dove andare, saranno i muscoli a guidarli in posizione." Così coloritamente zio Giuseppe descriveva la dinamica dell’eruzione dentale sottolineando come la lingua, le guance e le labbra fossero i muscoli principali nell’orientare i denti in arcata.

Sono quindi le funzioni muscolari della deglutizione e della respirazione, a condizionare le successive funzioni della masticazione e della fonazione.

La deglutizione è fondamentale che avvenga con la spinta della lingua contro il palato: la continua sollecitazione della lingua espanderà il palato che corrisponde al pavimento del naso e permetterà al neonato di respirare attraverso le narici libero da impedimenti.

Al contrario se l’allattamento non è naturale al seno, ma al biberon, la lingua non spingerà contro il palato che non si espanderà e renderà difficile la respirazione attraverso il naso. Si svilupperà di conseguenza la respirazione orale che determinerà lo sviluppo adenoideo del neonato.

Se è necessario l’allattamento artificiale invertire la posizione del neonato ad ogni poppata.

"L’allattamento al biberon è così diverso da quello naturale che se la mamma destrimane non ha l’accortezza di spostare il poppante nell’abbraccio dell’allattamento artificiale, come sarebbe costretta a fare nel passaggio da una mammella all’altra, il neonato resterà con il fianco destro pressato contro il ventre della nutrice e sarà libero di muovere solo il lato sinistro sviluppando una tendenza al mancinismo. Prenderà inoltre una viziatura di posizione della mandibola, mancando l’alternanza, che svilupperà un morso dentale incrociato." Anche questa è un’0sservazione di zio Giuseppe che grazie ai suoi 17 nipoti ha avuto modo studiare nei particolari lo sviluppo neonatale.

Per quanto riguarda l’eruzione del primo dentino.

E’ intorno al sesto mese, ma non esiste una data precisa. Esistono addirittura ragioni psichiche.

Due gemelli, per altro sani nel loro sviluppo, a 18 mesi non avevano messo alcun dente.

Domandai ed ebbi la conferma che la mamma, con il precedente neonato, aveva sofferto per il dolore che i dentini del piccolo le procuravano durante le popppate: la buona soluzione dell’inconscio per la mamma fu quella che i nuovi nati non avessero i denti prima dello svezzamento!

Come evitare l’insorgenza della carie.

Vanno evitati gli zuccheri raffinati e appiccicosi: memorabili i danni causati dal ciuccetto intriso di miele per far addormentare il neonato. Va dato lo spazzolino per gioco al bimbo intorno ai 18 mesi mentre i genitori danno l’esempio lavandosi i propri denti, e quindi finisca un genitore l’ultimo passaggio di spazzolino al bimbo per garantire l’efficacia della pulizia. Corretta alimentazione e soprattutto una bella mela per concludere il pasto.

Quando bisogna smettere l’uso del ciuccetto.

Il prima possibile, possibilmente prima dei tre anni per non lasciare segni duraturi. Cogliere l’occasione per farlo scomparire dalla vista, per mio figlio lo è stata una caduta per cui aveva ferito il labbro inferiore. Smettere è più facile di quanto si possa pensare se i genitori sono vicini.

Perché è importante respirare con il naso e come tenerlo libero.

Se le vie nasali sono otturate dal muco i contaminanti di ogni genere ristagnano sulle mucose, le irritano e ne complicano l’ostruzione. Ne consegue ipertrofia delle adenoidi, tonsille (perché si è costretti a respirare con la bocca aperta), otiti ricorrenti, bronchiti e un sonno disturbato fino ai risvegli traumatici per gli incubi causati dalle apnee notturne.

Il protocollo odontoiatrico di supporto alla terapia otorino prevede: l’espansione del palato (che è anche la base del pavimento nasale), la logopedia per educare la lingua a posizionarsi contro il palato mantenendolo espanso, il lavaggio del naso con acqua e sale grazie alla tazzina con il beccuccio acquistabile nelle erboristerie, che consente una pulizia a fondo del naso e della parte alta della faringe.