PER LA LIBERTA’ DI SCELTA VACCINALE
1) Iniettare sei farmaci quali sono i vaccini a bimbi, peraltro sani, a due mesi di vita è un attacco pesante al sistema immunitario dei piccoli che, completamente immaturo, deve affrontare questa prova pericolosa.
Non sappiamo se è allergico ai prodotti vaccinali coltivati su culture di cellule di uova di gallina, di feti abortititi (perché sono le cellule con minor capacità antigenica) o cellule di collagene suino. E se allergico ai loro adiuvanti (l’alluminio serve per stimolare la risposta infiammatoria), e ai conservanti antibatterici (mercurio, formaldeide e antibiotici)? La reazione biologica non è mai prevedibile e da quel momento potrebbero insorgere squilibri reattivi che si manifesteranno più avanti nel corso dello sviluppo.
Esiste mai in Natura, per un qualsiasi organismo, il caso di dover rispondere a sei aggressioni contemporaneamente come sono costretti a fare i nostri piccoli dopo pochi mesi di vita?
2) I vaccini danno una copertura anticorpale temporanea, a differenza del contagio naturale che lascia una immunità per la vita, e incompleta visto che batteri e virus si presentano con una varianza di ceppi non coperta dal farmaco come nel caso del meningococco, del papilloma virus, o dell’ haemophilus influenzae che cambia da un anno all’altro i suoi ceppi. Inoltre la mamma sottoposta a vaccinazione non è in grado di passare al neonato una immunità pronta ed efficace nei primi mesi di vita, come succedeva quando era la Natura a governare la biologia. E da questo deriva la paradossale giustificazione di ricorrere ad una vaccinazione così precoce dei neonati.
3) I benefici presunti non giustificano i rischi dell’estensione delle vaccinazioni contro malattie “benigne” che presentano complicanze rarissime e mortalità opinabile: non si muore “di” morbillo ma “con” il morbillo in soggetti già indeboliti per altre cause o sofferenti di altre patologie. La stampa, pur attentissima a registrare questi casi, non ne conta più di 2 o 3 l’anno. Perché continuare a vaccinare per la poliomielite di cui non si registra un caso in Italia dal 1982? Perché seminare il panico su epidemie che non esistono?
4) Obbligare ad una pratica medica è illegale, quanto escludere dal diritto all’istruzione bambini sani per ragioni mediche “scientifiche”. D’altra parte se i genitori dei vaccinati fossero convinti che una vaccinazione renda immuni perché non dovrebbero accettare a scuola chi vaccinato non è, se non per sfiducia nella protezione artificialmente acquisita dai propri figli?
5) Le epidemie che si presentano nell’uomo hanno tutte mostrato una incidenza morbosa che raggiunge un picco per decrescere spontaneamente con l’instaurarsi di norme comportamentali, condizioni ambientali adeguate e l’acquisizione di un equilibrio simbiotico.
Senza alcun vaccino la peste, la lebbra, il tifo e il colera sono spontaneamente scomparsi, grazie al semplice ma fondamentale miglioramento delle condizioni igieniche personali e ambientali. Hiv e Ebola sono in netto decremento senza alcun intervento vaccinale! Il vaccino antipolio si è inserito nella fase di regressione spontanea di questa malattia, attribuendosi un merito che non gli appartiene nel debellarla.
6) L’immunità di gregge è la teoria, di cui non esiste alcuna dimostrazione scientifica, per cui vaccinando tutta la popolazione, avremmo messo al riparo tutta la comunità, anche chi, per qualsiasi ragione, non può essere vaccinato.
E’ semplicemente impossibile da realizzare, oltre a non avere senso biologico. Dovremmo vaccinare tutti, soprattutto operatori scolastici e sanitari, contro tutte le malattie infettive e per tutta la vita, ripetendo continui richiami vaccinali dato che la copertura immunitaria è sempre temporanea. Solo il 15% dei medici si vaccina, e dovrebbero essere tra i primi a farlo per il costante contatto con i soggetti debilitati.
7) I vaccini non riducono la circolazione di microrganismi e virus, tanto è vero che l’ultimo caso di poliomielite in Italia, nel lontano 1982, fu registrato ai danni di un genitore, infettatosi mentre cambiava il pannolino sporco del figlioletto portatore sano dopo la vaccinazione! Fu il vaccino a causare l’infezione al papà! Si fa strada l’opinione scientifica che siano proprio i vaccini a mantenere in circolazione microrganismi che altrimenti sarebbero scomparsi.
8) Al microscopio elettronico sono evidenti le contaminazioni dei vaccini da materiale inorganico (particelle di cromo, nichel, ferro, alluminio, silicio, zinco,…) che l’organismo dovrà incapsulare formando dei microgranulomi da corpo estraneo che vanno a depositarsi negli organi interni.
Le particelle estranee inquinanti vengono iniettate direttamente nei tessuti senza alcun possibilità di selezione e di difesa, contrariamente a quanto succede per ciò che respiriamo, filtrato dagli alveoli polmonari, e per ciò che mangiamo, filtrato dalla mucosa intestinale.
9) La sottomissione forzata dei bambini, costretti e trattenuti dai genitori, aggrediti con un ago, determina un trauma per lo spavento e genera un rancore che è particolarmente sentito dai maschi i quali (9 su 10 bambini autistici sono maschi), per istinto, difendono il proprio territorio. Il mondo apparirà loro pericoloso, e sceglieranno di appartarsi e non comunicare per sopravvivere, visto che non si può confidare neanche nella protezione dei genitori!
10) Perché esiste la legge 210/92 che riconosce gli indennizzi per danno da vaccino se i vaccini sono così innocui come ci viene raccontato?
Perché l’informazione “indipendente” non fa che diffondere allarmi su epidemie di dubbia emergenza e non ci dice che Il 2 giugno 2017 nel Sud Sudan sono morti 15 bambini sani dopo la somministrazione del vaccino contro il morbillo?
LA CONCLUSIONE non è che siano sconsigliati i vaccini, ma che sia riconosciuta e rispettata la libertà di scelta genitoriale consapevole e responsabile se fare o meno vaccinare i propri figli, e che sia loro consentito di frequentare l’ambito scolastico senza alcuna preclusione
